PIÙ TASSE PER TUTTI
BRUNO MANFELLOTTO (Il Tirreno 07 sett. 2008)
E passi che tonnellate di monnezza made in Naples siano state provvidenzialmente dirottate verso discariche e inceneritori lombardi per gentile concessione del duo Moratti & Formigoni, un intervento di pronto soccorso ieri negato a Prodi ma oggi, guarda un po’, riservato al cavaliere. Si dirà: è il risultato che conta.
E va bene pure che all’Alitalia sia stato evitato il fallimento riducendola a un’Alitalietta e scaricando milioni di euro di debiti e ben novemila lavoratori considerati di troppo (li chiamano esuberi) non sui francesi di Air France o i tedeschi di Lufthansa ma sulle casse dello Stato, cioè su tutti noi. L’italianità val bene un pubblico salasso.
E passi perfino che, dopo avercela - come direbbe Bossi - “menata” per settimane di campagna elettorale con la storia della sicurezza, oggi gli sbarchi di profughi sulle nostre coste proseguano (e i sorrisi e le pacche sulle spalle del colonnello Gheddafi?) e gli ultrà sequestrino treni e mettano a ferro e a fuoco stadi e città. Non si può avere tutto.
Ma il ritorno dell’Ici no, questo è troppo. È la bugia che diventa sistema, è il pacco, la patacca, la sòla fiscale. Perché, come tutti ricorderete, l’altro leit motiv martellante della campagna berlusconiana era stato la riduzione della pressione fiscale di cui l’abolizione dell’Ici avrebbe rappresentato l’asse portante. A niente era servito l’allarme lanciato da tutti i sindaci (di destra e di sinistra): senza quel gettito, dicevano, i Comuni avrebbero chiuso baracca e burattini e i cittadini avrebbero dovuto rinunciare a servizi essenziali: gli slogan elettorali hanno le loro esigenze...
Ora Berlusconi si è reso conto del disastro e ha affidato a Calderoli il compito di ridisegnare e semplificare la tassazione immobiliare oggi divisa in una decina di diverse imposte. Traduzione, tornerà l’Ici, anche se si chiamerà in un altro modo.
Commenta Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, che pur avendo un gran bisogno di risorse non manda il cervello all’ammasso: “Non vorrei che rientrasse dalla finestra quello che si è cacciato dalla porta. Cioè che si introduca una tassazione immobiliare con il rischio di aumentare la pressione fiscale e penalizzare chi ha meno redditi”.
Insomma, a dispetto delle promesse le tasse aumentano, ma solo per alcuni, i più deboli e a reddito fisso. Perché altri le tasse se le sono già autoridotte. A modo loro, non pagando. Tanto di lotta all’evasione non parla più nessuno. Allegria.
1 commento:
So good......
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