martedì 30 giugno 2009

PENSIERI DI JIBRAN KHALIL JIBRAN

E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli
come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.
VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI ,
VIVENTI FRECCE,
SONO SCOCCATI INNANZI.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.
Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.
(K. Gibran)

mercoledì 24 giugno 2009

ER COMPAGNO SCOMPAGNO

Un Gatto, che faceva er socialista
solo a lo scopo d'arivà in un posto,
se stava lavoranno un pollo arosto
ne la cucina d'un capitalista.
Quanno da un finestrino su per aria
s'affacciò un antro Gatto: - Amico mio,
pensa - je disse - che ce so' pur'io
ch'appartengo a la classe proletaria!
Io che conosco bene l'idee tue
so' certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me...Semo compagni!
No, no - rispose er Gatto senza core -
io nun divido gnente co' nessuno:
fo er socialista quanno sto a diggiuno,
ma quanno magno so' conservatore!
(Trilussa)

venerdì 12 giugno 2009

COMPAGNO

" Nel nostro dialetto (Emilia Romagna) la parola compagno, oltre a significare amico o consorte, ha un altro uso che mi ha sempre fatto riflettere. Esprime uguaglianza: ma un'uguaglianza di tipo particolare. Si dice, ad esempio, che una scarpa è compagna di un'altra: eppure l'una è destra e l'altra è sinistra. Questa uguaglianza di sostanza al di sopra della forma mi ha sempre colpito. Mi sembra che contenga qualche insegnamento. Dopo abbiamo imparato ad usare il termine compagno per indicare posizioni politiche omogenee. Per cui in sezione un architetto e un bracciante si chiamano compagni: sono tutti e due di sinistra , anche se sono una scarpa e uno zoccolo. La divisione del nostro paese fra socialcomunisti e democristiani ha significato che in un negozio politico trovavi solo scarpe di sinistra e nell'altro solo quelle di destra. Forse è per questo che la povera gente ha camminato con difficolta in questi anni."
(Cipolle e Libertà - F. Bozzini)

domenica 7 giugno 2009

E POI HO VOTATO

Non avrei voluto votare.
Per quello che non ha fatto la sinistra quando era al governo, per quello che ha fatto quando era al governo, per quello che sta facendo ora che è all’opposizione e per quello che non sta facendo ora che è all’opposizione. Per come ha scelto i candidati, per come cambia il segretario nazionale, per come gestisce il partito, per come gestisce le aziende pubbliche, per come investe poco sui giovani, per le solite facce che propone, perché non parla chiaro per stare con un piede da una parte e con un piede dall’altra parte, per eccetera, eccetera…..ma poi ho votato perché chi governa ora è peggio del peggio del peggio!!!

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